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Inquinamento eletromagnetico - Misure in bassa frequenza
Le misure di inquinamento elettromagnetico in bassa frequenza (convenzionalmente al di sotto di 100 kHz) riguardano sia il campo elettrico che il campo magnetico, i quali devono essere valutati separatamente.
Come per le misure a banda larga in radiofrequenza, possono avere l'obiettivo di confrontarsi con i valori di attenzione e i limiti di esposizione stabiliti per legge. In particolare, la legislazione italiana (DPCM 8 Luglio 2003 e successivi) prevede per le esposizioni alla frequenza di rete (50 Hertz) causate da elettrodotti (elettrodotti aerei in alta e in media tensione, linee elettriche di distribuzione, cabine elettriche di trasformazione), valori di attenzione e limiti di esposizione più restrittivi di quelle della legislazione europea (1999/519/CE).
Oppure, le misure in bassa frequenza possono avere come obiettivo il confronto dei valori misurati con limiti raccomandati da scienziati indipendenti e secondo criteri di architettura biologica (Bau Biologie), nettamente più bassi di quelli previsti dalla legge italiana o dalla direttiva europea e derivanti dall'analisi dei fattore di rischio emersi negli studi epidemiologici compiuti sin dal 1979.
Siamo preparati per eseguire una delle due tipologie di misure delineate sopra, o entrambe. E' importante precisare che le due metodiche di misura richiedono classi di strumenti distinte, a causa delle diverse portate e sensibilità degli stessi.